Necropoli di Blera
Necropoli di Blera

Ponte Etrusco – Necropoli di Blera
Tra il torrente Biedano, il Rio Canale e il fosso del Martarello si estende la Necropoli di Pian del Vescovo. La cittadina attuale è situata sullo sperone di tufo originato dall’erosione prodotta dai due principali torrenti, Biedano e Rio Canale. Blera è la le poche cittadine etrusche che occupa l’originaria posizione.
Anticamente alla cittadina di Blera si arrivava percorrendo la via Clodia di cui ancora rimangono parti del tracciato e i resti di due ponti etruschi: il Ponte del Diavolo e il Ponte della Rocca. Particolarmente fiorente in età arcaica ( VII sec. a.C.) grazie ai rapporti commerciali con Caere risentì molto l’influenza culturale. Le tombe che si trovano a Blera ricalcano nella struttura quelle di tipo ceretano, con uno o più vani mentre, a partire dal V sec. a. C., con la progressiva influenza tarquiniese e una diminuita prosperità, si assiste alla riutilizzazione delle tombe arcaiche.
Spettacolari sono le tombe rupestri a dado, ricavate su un pendio rocciose naturale, sovrapposte a terrazza e raccordate tramite scale. Nella loro composizione ricordano un alveare, tante sono le aperture che si affacciano sul sottostante pianoro dove scorre il Rio Canale.
Molto bella è anche la solitaria Tomba detta della Principessa Margareth per il lungo dromos che conduce alla camera sepolcrale.
Accanto alla Via Cava Buia (chiusa per frane) e possibile visitare uno spettacolare Colombario rupestre: la notevole dimensione e la sua pianta detta “fallica” ne fanno un monumento unico nel suo genere.
Più difficile è raggiungere le necropoli rupestri di Ponton Graziolo e del Terrone, dette Necropoli orientali di Blera, perché collegate da viottoli ripidi e tortuosi. Più accessibile la Necropoli della Casetta dove si trovano numerose tombe a dado e la cosiddetta Grotta Penta con la grande camera con al centro una colonna con base e capitello. Le pareti di intonaco mostrano tracce di pittura.
Anche il famoso viaggiatore dell’Etruria George Dennis visitò le Necropoli di Blera rimanendone particolarmente impressionato:
Le alte pareti verticali scavate con grande maestria […] la necropoli sistematicamente ordinata come una vera e propria città […] programmata con un piano regolatore studiato da esperti.
Dobbiamo evidenziare che i percorsi per raggiungere i vari luoghi di interesse non sono ben conservati e segnalati … ma questa non è una novità.
Fino ad oggi le Necropoli visitate mostrano gli stessi evidenti problemi: mancanza di segnaletica adeguata e stato di abbandono.