Mappa dell’Etruria
Le Genti Etrusche costituirono varie Città Stato, da cui sorsero piccoli stati di maggiore ampiezza.
Lucumonie e Dodecapoli
Lo sviluppo degli Etruschi è tracciabile dal 9° Secolo A.C. al fiorire della civiltà del ferro, da allora, attraverso i resti archeologici è possibile seguire la loro evoluzione.
Le Genti Etrusche costituirono varie Città Stato, da cui sorsero staterelli di maggiore ampiezza. Le Città Stato Etrusche erano governate dal lucumone, parola che rappresenta un titolo onorifico che alcuni paragonano a re, da cui il nome lucumonie. La Lega dei Dodici Popoli Etruschi si presume fosse di tipi essenzialmente religioso più che politico.
L’annuale incontro della Lega avveniva presso il santuario del Fanum Voltumnae, luogo individuato presso Volsinii. In questa occasione i rappresentanti delle città eleggevano il capo della Federazione oltre che per discutere importanti questioni politiche ed economiche, anche se in realtà le Dodecapoli erano in forte competizione, espansionistica e commerciale.


Lucumone Porsenna
Tale particolarismo si può spiegare con la debolezza contro i nemici esterni. L’ordinamento politico fu a base monarchica in origine, aristocratica dal 5° Secolo A.C., con successivi sviluppi democratici. Le magistrature note dagli epigrafi sono: pusthi, silath, maru, corrispondenti rispettivamente all’edile, al pretore, al questore in Roma.
Dall’8° Secolo A.C. inizia l’età dell’espansione; nelle terre conquistate i vinti furono talora assorbiti culturalmente, come a Veio, altre volte subirono un dominio politico, come a Falerii, a Capua, a Roma (il temporaneo dominio a Roma nel 6° Secolo A.C. rimase nella tradizione dei Tarquinii, di Mastarna, di Porsenna), in Campania e a Nord dell’Appennino. Nel 5° Secolo A.C. hanno inizio i conflitti con l’espansionismo Romano.
Delle Dodecapoli e la Lega non esistono tracce storiche quindi quali città fossero incluse ed i loro confini sono solo supposizioni. Si presume che le città iniziali furono Veio, Caere, Tarquinia, Vulci, Roselle, Vetulonia, Populonia, Volsini, Chiusi, Perusia, Arretium e Volterra. Con il passare del tempo ed i cambiamenti alcune persero il loro territorio mentre altre, probabilmente secondarie, diventarono parte della Dodecapoli rimpiazzandole. Fra queste, Falerii, Cortona e Fiesole.