
Il Tumulo della Cuccumella a Vulci
Lawrence non ci descrive solo l’aspetto archeologico dei luoghi visitati; ci mostra l’aspetto mitico di questo territorio, il suo è un illuminante viaggio in quei paesaggi un tempo brulicanti di vita, dove la gioia di vivere e la genuinità naturale degli Etruschi era contrapposta alla potenza romana e al vuoto estetismo greco.
Forse Lawrence fu tra i primi a capire e apprezzare l’importanza della civiltà etrusca nella storia dell’Occidente.
La sua visita a Vulci è così descritta:
Eravamo nella Maremma, la vasta pianura costiera per secoli impregnata d’acqua […], sotto gli Etruschi fu una pianura fertilissima, tornata palude sotto i romani.
Ai tempi etruschi, senza dubbio, larghe distese di questa costa erano coperte di foreste di pini a ombrello […], alti corbezzoli e l’erica e la ginestra ricoprivano la terra, come una brughiera senza fine. […] il corbezzolo dal verde lucente, il mirto, il lentisco, l’erica, la ginestra e altre spinose, tozze piante si elevavano fitte e rigogliose, per avere le loro cime piegate e frustate dai venti che soffiano perennemente dal mare.
E qui il cinghiale selvatico errava in branchi; le volpi e i lupi cacciavano i conigli, le lepri, i caprioli; gli innumerevoli uccelli acquatici e i fenicotteri percorrevano le malsane, battute rive dei grandi stagni e del mare.
La Maremma Laziale
La campagna visitata da Lawrence è ben coltivata, ricca di cereali e ulivi, punteggiata da boschi di lecci. Nella pianura intorno a quella che fu la potente città di Vulci, Lawrence viene condotto da due contadini, conoscitori di quei luoghi strani e misteriosi, a visitare due collinette artificiali conosciute e denominate Cuccumella e Cuccumelletta.
Eppure Lawrence percepisce altro, visitando la Cuccumella, il tumulo maggiore:

Sono enormi gobbe coperte di erba e di cespugli simili a colline tonde e basse. […] l’entrata al tumulo era custodita da due misteriose sfingi (depredate da Luciano Bonaparte nel 1829, ndr). E sulla via d’accesso vi erano a sentinella leoni e grifoni.
Gli Etruschi erano gente singolare e questo tumulo senza tombe periferiche, formato solo di gallerie aggirantisi all’infinito, deve essere una reminescenza o di epoche preistoriche o di piramidi egizie.
Diffusione dei Tumuli in Europa
Siamo portati a credere che prima dei Romani ci fossero gli Etruschi e prima degli Etruschi il nulla.
Arcaici monumenti, costruzioni megalitiche, cerchi di pietra, pietre incise, altari rupestri sono invece testimonianza di civiltà antichissime che hanno abitato l’Etruria ben prima degli Etruschi.
Il labirinto della Cuccumella e lo stesso tumulo richiamano alla memoria simili monumenti presenti anche in altre parti dell’Europa, risalenti a oltre 3000 anni a.C.
Siamo riconoscenti al Dott Carlo Casi, Direttore di Mastarna Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci, per averci permesso di visitare privatamente il Tumulo della Cuccumella e la Tomba Francois; desideriamo inoltre ringraziare i suoi collaboratori per l’accoglienza e la visita guidata.
Ingresso Est

D. H. Lawrence

Quando nel 1829 venne aperto il tumulo dai tombaroli di Luciano Bonaparte, Principe di Canino e di Musignano, furono descritte due stanze al centro, una rotonda ed una quadrata che si innalzavano verso il cielo come torri e presumibilmente scendevano nel sottosuolo. Il tumulo della Cuccumella, che si credeva essere una tomba, risultava invece molto diversa dalle altre conosciute, vista la tipologia delle tombe d’Etruria.
Camera Sepolcrale

Entrata

Vasche

Le Torri

Labirinto

Newgrange – Irlanda

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