
Le Grotte Sacre
Il Dio Gigante
Grotte Sacre
Il mondo è disseminato di Grotte dedicate agli dei superiori
La funzione sacra è associata a tutte le manifestazioni della natura come tuoni, fulmini, animali, alberi e le grotte, luoghi riparati e nascosti, assumono l’identità di luoghi sacri dove si celebrano culti e misteri. Le pareti vengono decorate da incisioni simboliche e pitture rupestri che raffigurano animali totem.
Gli studiosi concordano sul fatto che i nostri antenati fossero a conoscenza che dentro le grotte oscure il mondo soprannaturale poteva essere contattato e per questo lasciavano segni per gli spiriti.
è l’epoca antecedente alla creazione del Mondo.
Grotte Sacre
Il colore nero delle figure è carbone di legna
Grotte Sacre
Il Corredor de los Puntos
i dischi rossi sono la più antica
testimonianza di espressione artistica
in Europa.
Grotte Sacre
Antilope che dorme
incisione con linee chiare e decorazioni.
Grotte Sacre
Studi recenti (Dean Snow, Pennsylvania State University) hanno dimostrato che la maggior parte delle figure di mani sono femminili e questo lascia intendere quanto fosse determinante il ruolo delle donne in età preistorica.
Grotte Sacre, Sorgenti Miracolose
Spesso accanto o all’interno di questi anfratti naturali si trovava una sorgente d’acqua che a sua volta diventava sacra, curative e miracolosa.
Nel mondo classico sono note le grotte di Creta, dell’Ida e di Delfi. Presso Farsalo Grecia Centrale) è stata recentemente scoperta una grotta consacrata a Pan e alle ninfe.
Il misterioso dio Mithra (da cui mitreo) abitava una grotta dove vi si rifugiava durante la notte, lui che era considerato l’incarnazione del sole. L’iconografia romana rappresenta Mithra, che nasce già fanciullo da una roccia, la petra genetrix , mentre il culto iranico ci racconta del dio nato da una vergine e la sua nascita era celebrata nel solstizio d’inverno.
La prima apparizione
Grotte Sacre
Le Grotte diventate Santuari sono in rapporto più o meno stretto con la natura circostante. I boschi, i fiumi e i ruscelli diventano a loro volta luoghi sacri.
In tutto il mondo, in tutte le culture e in tutte le religioni troviamo grotte sacre riempite di offerte votive che risuonano di canti e preghiere.
Incisione tratta da
La Terra Santa di David Roberts, Londra 1855.
Grotte Sacre
Grotte Sacre Artificiali
Ma le grotte possono essere anche artificiali, scavate dall’uomo nelle montagne come il complesso di Abu Simbel, composto principalmente da due enormi templi rupestri ricavati dal fianco della montagna dal faraone Ramses II nel XIII secolo a.C.
Le Grandi Piramidi di Giza possono essere interpretate come simulacri artificiali delle montagne all’interno delle quali sono state create grotte, anch’esse artificiali.
Gli stessi tumuli megalitici sono montagne costruite dall’uomo, che ospitano una grotta artificiale e su questa linea possiamo affermare che siano stati concepiti i tholos micenei e le Necropoli etrusche.
Nell’architettura classica il naos, cioè la parte più interna del tempio greco dove era posta la statua del dio, non era fornito di finestre, in modo che lo spazio interno rimanesse al buio.
Inoltre, il tempio era orientato in modo tale che la luce del sole penetrasse solo in particolari periodi dell’anno, come accade ad Abu Simbel e Newgrange.
Grotte Sacre e Cristianesimo
Gregorio di Nissa, uno dei Padri della Chiesa, nell’ultimo scorcio del IV secolo, attribuisce alle grotte, agli antri o alle caverne una valutazione negativa legata alla peculiarità delle tenebre, dell’oscurità, del buio; ma prende in considerazione proprio la grotta di Betlemme che viene illuminata dalla luce del Cristo.
Il fatto che i più importanti luoghi di culto della Terra Santa, ossia l’Anàstasis, il Golgota, Betlemme e il Monte degli Ulivi, si situino su antri e grotte può rappresentare un suggestivo antefatto architettonico per la genesi delle cripte e degli eremi rupestri che, proprio in Palestina, conoscono le prime rilevanti manifestazioni.
Grotte Sacre e Mani Dipinte
Le indagini hanno dimostrato le grotte non erano abitate dai nostri antenati, che tuttavia continuavano ad avventurarsi in profondità nelle caverne e lasciare segni indelebili del loro visite.
Nell’arte rupestre preistorica i temi più comuni sono i segni astratti, figure stilizzate, per lo più di animali e le mani.
Sono le mani di uomini, donne e bambini e le pitture sono realizzate con tecniche diverse: poggiando la mano sulla roccia, usandola come uno “stencil”, spruzzando vernice dalla bocca o polvere di carbone attraverso una canna; il contorno della mano è dipinto con un pennello o con il dito immerso nel colore; colorare il palmo della mano e utilizzarlo come un timbro premendolo sulla roccia; incidere profondamente nella pietra il contorno della mano.
Ma qual è il loro significato?
La firma dell’artista? Oppure toccando la superficie della roccia si entrava nel mondo dello spirito e questo faceva parte del rituale?
Grotte Sacre
Mani ad ogni latitudine
Le immagini delle mani si trovano ad ogni latitudine, coprono un ampio arco di tempo e per questo il loro significato non è ancora stato ben individuato.
Nelle Cuevas de las Manos (Argentina) le figure delle mani sono stampate e la loro dimensione fa presumere che si trattasse della mano di un adolescente di 9000 anni fa e che perciò potesse far parte di un rito di iniziazione.
Grotte Sacre
Pittogrammi di mani e animali risalenti a 38.000 anni fa.
Grotte Sacre
per rappresentare le Mani
Grotte Sacre
Dita Mozzate
Mani con dita mozzate
Grotte Sacre
con le dita amputate
rinvenute nella Grotte de Gargas, Francia
Grotte Sacre
Mutilazione rituale delle dita
Grotte Sacre
L’aspetto interessante è la presenza di Grotte Sacre e della loro funzione rituale. Rimane tuttavia un mistero circa la scelta delle Grotte da parte dell’Uomo, non solo di quello cosiddetto primitivo.
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