
Da Guaritrice A Strega
Attraverso L’inquisizione
Da Guaritrice A Strega Attraverso L’inquisizione. Di Daya Rebelde
Domenica 30 Maggio 2021, durante l’evento Streghe e Stregonerie, Daya Rebelde ha tenuto una conferenza dal titolo Da Guaritrice A Strega Attraverso L’inquisizione. Per circostanze indipendenti dalla sua volontà, la conferenza è stata ridotta negli argomenti trattati. Ciononostante, è stata molto apprezzata dai presenti che hanno trovato molti spunti di riflessione e approfondimento.

Da Guaritrice A Strega
Nulla di più sbagliato!
Ci troviamo, invece, in presenza di una società evoluta, creativa, egualitaria dove gli uomini erano déi, profondamente spirituali, che comunicavano attraverso la telepatia.
Vivevano nelle iurte, dotate di tutti i confort, e utilizzavano caverne e ipogei per compiere riti dedicati in particolare alla Grande Dea Madre, dispensatrice della vita, espressione della terra che si rinnova, simbolo dell’energia dell’universo.
Nelle caverne si recavano anche per dipingere, con una raffinatezza tale che Picasso ebbe a dire di avere appreso da loro ( grotte di Altamira e Lascaux, grotta Chauvet in Francia).

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Da Guaritrice A Strega
I giganti Denisovan erano l’élite delle società antiche. Recenti studi sul DNA hanno tracciato le migrazioni dei Denisovan e il loro incrocio con i Neanderthal e le prime popolazioni umane in Asia, Europa, Australia e nelle Americhe.
Le capacità mentali degli ibridi Denisovan-Neanderthal e Denisovan-umani hanno notevolmente accelerato la fioritura della civiltà umana oltre 40.000 anni fa.
Conoscitori di tecniche di costruzione, inclusi strumenti e gioielli lavorati con precisione, abiti su misura e architettura allineata al cielo, furono i costruttori di Gobekli Tepe e dei tumuli del Nord America.
I Denisovan, di statura enorme, sono ricordati nelle leggende dei nativi americani come il Popolo del Tuono. La loro esistenza è stata confermata da resti fossili trovati sia in Nord America che in Siberia. Nel Marzo 2010 gli scienziati hanno annunciato di aver trovato in una grotta a Denisova sui monti Altai, in Siberia, l’osso di un dito di una giovane donna vissuta circa 40.000 anni fa.
Nello stesso strato hanno trovato manufatti, tra cui un braccialetto di pietra, che sono stati datati al carbonio allo stesso periodo.
Un’Europa abitata da popoli felici che risiedevano in piccole comunità, non conoscevano la guerra, vivevano in armonia con la natura.
Le donne avevano un ruolo primario nell’organizzazione sociale e nella vita religiosa. Una vita serena che cessò verso il 3000 a.C quando cominciarono ad arrivare da Est orde di Kurgan, cavalieri armati che distrussero le società gilaniche e la pace dei popoli.
Come ci insegna Marija Gimbutas, archeologa e studiosa lituana, le comunità Gilaniche erano egualitarie e pacifiche. Un pezzo di Storia che è stato deliberatamente eliminato dai libri di scuola.
La parola ‘gilan’, deriva dall’unione di ‘gi’ + ‘an’, abbreviazioni dei termini greci giné (donna) e andros (uomo).
Nella pratica del quotidiano vivere, il tutto si traduce come civiltà organizzata e non violenta, in cui uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri diversi: gli uomini si dedicavano soprattutto a procurare il cibo con la caccia, le donne si occupavano dei figli e di raccogliere le erbe medicinali.
Erano quindi detentrici di un sapere che le poneva a custodia della salute.
Esistono moltissime grotte con pitture e incisioni rupestri di diversi animali come bisonti, mammut rossi, gufi, rinoceronti, leoni, orsi, cervi, cavalli, iene, renne ed enormi felini scuri.
Questo perché gli uomini erano cacciatori sì, ma solo per necessità e creavano con la selvaggina un rapporto totemico. Quindi uccidevano, ma con rispetto.
Era l’unica attività cruenta delle comunità di quel periodo, non esistevano guerre perché non esisteva ancora il concetto di “proprietà”.
In nessun sito o tomba gilanica sono state trovate armi, neppure nell’età della lavorazione dei metalli. Nessuna raffigurazione rupestre riporta scene di guerra.
Presso questi popoli l’Arte era fiorente e sofisticata, gli individui erano in costante armonia con la Natura e si professava il culto per la vita, quindi gli strumenti di morte non erano contemplati, né ammessi.

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La portata di questa scoperta è talmente grande e ‘pericolosa’ che ha giustificato la sua costante censura da parte delle istituzioni.
Questa scoperta, che ha spaccato anche il fronte degli archeologi, mina profondamente il nostro imprinting secondo cui non esiste altra forma di potere (e di ‘civiltà’) se non quello statale e gerarchico.
Le società gilaniche ci danno la prova che si può fare a meno dello Stato, ci dimostrano che vivere senza sovrani, senza leggi statali, senza gerarchie e soldati, alimenta la pace, la fratellanza e forgia coscienze raffinate e colte.
Ma perché le società gilaniche sparirono?

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Un esempio di lavorazione del ferro meteoritico è la daga di Tutankhamon. L’arma, scoperta nel suo fodero di fianco alla mummia del faraone, ha intrigato per molto tempo gli archeologi per l’abilità dimostrata dai fabbri che parteciparono alla sua realizzazione.
I popoli Kurgan praticavano un’agricoltura rudimentale, conoscevano la ruota leggera, quella con i raggi, che imprimeva maggiore velocità ai carri.
Con le armi assoggettarono le pacifiche popolazioni Gilaniche.
Nella Bibbia viene citato Tubalcain, il mitico fabbro degli Dei (maschili) ,” il quale fabbricò per primo le armi per assassini”. Questa definizione ci fa capire che prima dei Kurgan l’uomo non uccideva gli altri uomini, ma solo gli animali per cibarsene.
Con i Kurgan nasce una società gerarchica e piramidale, basata sulla forza e sulla predazione.
La donna perse il suo antico potere e tutti furono assoggettati entro rigide regole e leggi sedicenti divine diventando schiavi permanenti.
Nasce la cultura del dominio e la struttura piramidale dove una ristretta oligarchia comandava i molti. E nasce l’idea di proprietà privata: il sistema sociale diventa patrilineare e patriarcale.
L’Arte è quell’espressione dell’essere umano che rivela, racconta, sintetizza il contesto sociale e la cultura di un popolo.
Le pitture rupestri trovare all’interno delle grotte dimostrano una notevole tecnica e una grande sensibilità.
Un esempio sono le magnifiche pitture e incisioni rupestri della Grotta Chauvet, nel sud-est della Francia.
Scoperta nel 1994 dagli speleogi-archeologi Jean-Marie Chauvet, Éliette Brunel Deschamps e Christian Hillaire a Vallon-Pont-d’Arch, in Ardèche (Francia), la caverna conserva le pitture rupestri più antiche al mondo per quanto riguarda l’arte rappresentativa, essendo stata perfettamente sigillata da una frana e rimasta dunque murata e inaccessibile a uomini e animali per migliaia e migliaia di anni.
I capolavori di questa sorta di santuario ctonio si estendono per cinquecento metri. La caverna è stata nominata “la Cappella Sistina preistorica” ed è immortalata, tra gli altri, da Werner Herzog nel documentario Cave of Forgotten Dreams.
Nelle pareti si trovano 447 dipinti di animali di 14 specie diverse. Le datazioni al radiocarbonio hanno stabilito che risalgono a non meno di 37.000 anni fa, ossia al periodo Aurignaziano.

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Un caso particolare è l’arte che si può ammirare a Creta. Essendo un’isola, essa fu l’ultimo baluardo gilanico che resistette all’invasione dei popoli kurgan, fino al 1500 a.C.
I libri scolastici ci hanno insegnato ad associare a Creta l’attributo ‘minoico’, poiché Minosse fu un re cretese .
Ma cosa c’era a Creta prima di questo sovrano despota? Come vivevano i cretesi gilanici? Cosa ci raccontano i reperti artistici?
Nel famoso palazzo di Minosse, oltre alla raffinata architettura del palazzo stesso, si possono ammirare splendidi affreschi decorativi.
Infatti la tauromachìa sottintende l’ uccisione del toro: ma qui non è rappresentato tutto ciò.
L’affresco rappresenta invece tre giovani, due donne e un uomo, che eseguono esercizi di Taurocatapsia, ovvero il salto del toro.
Ragazzi e ragazze erano infatti addestrati per compiere pericolosi esercizi durante le feste sacre. I partecipanti dovevano volteggiare in groppa al toro in corsa.
La Taurocatapsia era, infatti, un gioco di forza, tempismo, destrezza ed eleganza. L’atleta doveva dimostrare di avere doti di coraggio, coordinamento e vigore.
Niente di cruento nei confronti del toro.
Da Guaritrice A Strega
Come se prima della nascita degli Stati ci fossero stati soltanto clan, tribù incivili di uomini e donne, poco evoluti, quasi bestie, e anche disorganizzate.

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Il potere della donna era inteso non come dominio ma come capacità di illuminare e trasformare la coscienza umana.
Un potere, quindi, non terreno ma spirituale che si estrinseca non solo nella conoscenza e nella saggezza, ma soprattutto nella verità, nell’amore, nella giustizia.
Veniva allora venerata la Dea Madre nel suo triplice aspetto: la Giovane, simbolo del nuovo inizio; la Madre, generatrice della vita, disponibile e compassionevole; la Vecchia Saggia, rappresentante il culmine della vita nella totale conoscenza ed esperienza.
Queste qualità verranno in seguito attribuite alla Vergine Maria ma con alcune significative omissioni.
Per l’appunto Maria è vergine, una eterna adolescente che mai diventa madre se non in un senso quasi astratto, che mira a togliere alla donna il suo più grande potere, quello di creare la vita. Maria non è più la grande Dea Iside, Astarte, Kuan Yin, Bastet.
La Dea dai mille nomi diventa il contenitore umile e sottomesso di un concetto maschile, il figlio di Dio. Tutto diventa astratto, cerebrale come nel mito greco della creazione di Atena dalla testa di Zeus.
Il potere di creare viene trasferito al Dio patriarcale, seduto nel suo trono nell’alto dei cieli, separato dalla Natura, furioso e vendicativo.
Con la religione greca e successivamente con il Concilio di Nicea, tenutosi nel 325, convocato e presieduto dall’imperatore Costantino I, si vogliono dare ordine e regole alla parte spirituale dell’essere umano.
Uomini obbligati alla castità dettano le norme sulla sessualità degli altri, sul valore delle donne. Ricordiamo Agostino di Ippona che disse: le donne sono il vaso che contiene ogni impurità!
Nasce la religione patriarcale che segnerà la fine della spiritualità antica legata al culto della Grande Madre. Ne consegue l’alienazione dell’uomo dalla natura e da se stesso, i cui effetti sono ben evidenti nella società odierna.
In epoca medievale le donne erano considerate esseri fisicamente deboli, moralmente fragili, creature da proteggere. Sottoposte alla sorveglianza e alla guida degli uomini a cui dovevano assoluta obbedienza.
Le donne, ancora depositarie di antichi saperi, diventano “streghe” nell’accezione più negativa del termine. Fra il 1227 ed il 1235 fu instaurata l’Inquisizione contro le “streghe” e contro gli “eretici” con una serie di decreti papali che autorizzano anche l’uso della tortura per estorcere confessioni di stregoneria da parte delle donne sospettate.
In tre secoli si stima che furono sterminati milioni di persone per stregoneria di cui l’80% donne e bambine.

Da Guaritrice A Strega
La stessa religione cristiana fa propri alcuni ruoli che l’antica madre aveva in epoche precedenti. Ne utilizza i simboli e le pratiche rituali.
Basti pensare al calendario delle festività cristiane che collimano con molte cosiddette pagane, in particolare celtiche.
Ancora oggi, nel mese di maggio, si rinnovano quegli antichi culti di origini pagane, dedicati alla Dea Madre e legati al rinnovarsi della natura in primavera e all’abbondanza, ai quali sono state sovrapposte le celebrazioni cristiane.
Alla Madonna, Vergine e Madre, però viene tolta la sapienza e la conoscenza. Nascono le Università dove solo la componente maschile della popolazione poteva accedere.
Si appropriano della medicina e dei misteri del concepimento, del parto, della vita. La donna diventa solo un “involucro”.
L’inquisizione riuscì sia a cancellare quasi totalmente le capacità magiche della mente umana, sia a togliere alle donne il loro ruolo di mediche e sacerdotesse, e la medicina divenne un’attività maschile, anche in ambiti nei quali è assurdo, come nella ginecologia e nell’assistenza al parto.
Le tradizioni iniziatiche furono quasi del tutto cancellate o vietate, al contrario di ciò che avvenne per gli ordinamenti maschili che furono segretamente e legittimamente trasmessi. Il ruolo della donna diventa subordinato in ogni ambito della vita sociale.
Una leggenda poco conosciuta dice che questa santa subì ogni tipo di martirio, fu torturata, gettata tra i serpenti, bruciata ,e infine annegata nel lago di Bolsena.
E ogni volta riusciva a sopravvivere.
Questa figura è l’immagine della lenta morte della Dea, smembrata in mille pezzi, che ogni volta risorge come la Fenice. Ancora adesso nel culto delle Madonne Nere vediamo chiare tracce della Grande Dea Nera.
Santa Lucia, il cui nome significa nata con la luce, rappresenta il terzo occhio che viene accecato. Il terzo occhio dei chakra, se aperto completamente fa acquisire una consapevolezza superiore degli avvenimenti permettendo di notare dettagli che prima non si vedevano.
La nascita della civiltà occidentale avviene, quindi, più o meno intorno al 5000 a.C., secondo la Storia ufficiale.
Prima di quel periodo non esisteva niente, solo dei bruti cavernicoli.
Ci troviamo in presenza di una programmazione che ha falsificato la Storia tagliandone via almeno 15000 mila anni di civiltà.
L’idea di società gilaniche dove si può vivere senza gerarchie e soldati, che alimenta la pace, la fratellanza e forgia coscienze raffinate e colte è talmente pericolosa che giustifica la sua costante censura.
Mette in crisi l’imprinting secondo cui non esiste altra forma di civiltà se non quella guerriera e divisiva.
Questo malinteso culturale ha messo in secondo piano l’importanza dei loro studi. La società di cui facciamo parte ha una struttura gerarchica e innegabilmente patriarcale, in cui il cognome familiare (discendenza arbitraria) deriva dal padre, mentre il genoma (discendenza oggettiva) viene trasferito dalla madre ai figli.
In questo tipo di società, la donna per affrancarsi da millenni di schiavitù, si è emancipata assumendo un ruolo maschile pseudo egualitario, che l’ha allontanata dalla sacralità del suo Femminile, togliendo anche all’uomo la sacralità del proprio Maschile.
Oggi è necessario ritrovare la Dea dentro di noi, le qualità femminili di accoglienza e compassione, nutrimento e amore, collaborazione e condivisione, per contrastare la credenza di aver bisogno di strutture sociali e religiose organizzate, che si sta trasformando in una gigantesca forma-pensiero schiavizzante.
Rifiuto l’assunto secondo il quale con il termine civiltà ci si riferisca necessariamente a società guerriere maschili. La base di ogni civiltà risiede nel suo livello di creazioni artistiche, di conquiste estetiche, di valori non materiali e di liberà, che danno significato, valore e gioia alla vita per tutti i suoi cittadini, così come un equilibrio di potere tra i due sessi. ~ Marija Gimbutas

Da Guaritrice A Strega

Daya Rebelde
Da Guaritrice A Strega
Daya Rebelde è disponibile per Conferenze e incontri dove continuare a parlare e a esplorare un’altra versione della Storia.

I Sentieri della Dea


- 5 marzo 2023 - Grotta Degli Angeli a Magliano Romano e Santuario Castel Sant'Elia (all'interno della Grotta Degli Angeli verrà eseguito un rituale di Riattivazione Energetica)
Appuntamento: Ore 9,30 Parcheggio Piazza Risorgimento Magliano Romano RM
Per Info: Daya 340 4725236
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 5 - 01/03/2023
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 4 - 27/02/2023
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 3 - 24/02/2023
Una parte di storia volutamente occultata e tutta da riscrivere. Grazie Daya. Uno spunto meritevole di approfondimento.
Grazie Daya… Interessantissimo…
Grazie Anna, a breve uscirà un nuovo articolo ancora più approfondito. 😊❤️
Molto interessante per rivalutare la storia di questi popoli che non erano come ci hanno fatto credere ma molto più evoluti anche spiritualmente
Grazie Alessandro, quei popoli erano i nostri antenati ed erano per certi versi più evoluti di noi,
Grazie a te, carissima!!!!!!!!!!!
Un articolo da ogni punto di vista “storico” che anticipa di millenni la nascita della storia rispetto alla cronologia “ufficiale”. Bello da leggere, ripensare, approfondire. Tanti spunti di riflessione e ricerca, tanti rivoli freschi da seguire sulle tracce della Dea Madre, il cui culto ogni civiltà umana ha riproposto, togliendole però ogni volta un pezzetto della sua energia, del suo potere, della sua universalità. Da guaritrice a strega, appunto; come hai ben sintetizzato.
Articolo magistrale che spiega anche a chi è meno preparato, la vera versione dei fatti. Ho apprezzato particolarmente l’excursus storico a partire “dagli scimmioni” di neanderhal. Auguriamoci che i profondi cambiamenti che stiamo vivendo in quest’epoca storica ci riportino ben presto allo splendore delle nostre origini. Aspetto il nuovo articolo di approfondimento e ringrazio per il lavoro che mettete a disposizione di tutti
Grazie Marta, torneremo a comprendere la nostra Natura Divina, ne sono certa
Grazie Tommaso in effetti la Storia non è come ce la raccontano.
Grazie Giuseppe, a breve uscirà un articolo ancora più approfondito sulla Dea Madre
Articoli splendido che ci conferma quanto i libri di storia e di archeologia andrebbero riscritti. Nel Nome della Dea lo faremo! Grazie Daya Rebelde e grazie Etruscan Corner!
Meraviglioso articolo che ricorda a Tutte/i noi consapevoli sulla Terra fatti storici della realtà naturale, sempre unica e inoccultabile.
Fatti che in particolare dal 1200 un manipolo di “..maschere con menti finissime.. e loro cerchie di corrotte consulenti/schiave usando sempre più chiare menzogne/violenze.. di fatto terroristiche con matrix/truffe.. iniziate circa 19 secoli ancora cercano miseramente d’occultare.
Dopo San Tommaso d’Aquino (l’ultimo a riferirsi al Homo Vivo…) non ci sono state Persone.. considerate intellettuale di qualsiasi chiesa/ religione/ politica mondiale famosa che hanno citato/onorato più la realtà, nemmeno a distanza di tanti anni da quel periodo nero in cui secoli prima delle porcate attuali bergamasche/ italiane.. bruciarono migliaia di Meravigliose Donne e Meravigliosi Uomini accusandole/i di stregonerie.
La cara PierIsa DellaRupe pubblica tracce storiche relative a crimini bestiali organizzati/compiuti contro grandi Donne/Uomini d’ogni età/ceto.. negli ultimi 2 millenni, anche prima di quelli che sempre “simili maschere con menti finissime malate bisognose di cure” hanno compiuto contro grandi UominiDonne Multiversali tipo i/le Giordano Bruno d’ogni epoca.
Chiari cambiamenti che stiamo vivendo in quest’importante epoca storica ci riportano allo splendore delle nostre origini.
GRAZIE💓Daya………
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Grazie Tommaso in effetti la Storia non è come ce la raccontano…………