Donne a Cerveteri Tracce del passato tra storie biografie ed immagini
Mi piace vivere e lavorare con altre persone in ambiente multiculturali, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra. Ho svolto diversi lavori, seguiti da molteplici ruoli in settori differenti nell’ambito amministrativo, poi dal 1993, in servizio presso la Biblioteca Centro Studi, compio il lavoro istituzionale e se richiesto contribuisco e/o partecipo alla formazione culturale interessante alla Comunità, dando vita da molti anni a numerose iniziative, finalizzate all’aggregazione socioculturale.
Cerveteri e le Marche come Regione, sono state sempre fulcro di gran parte del suo interesse, e dalla porta di casa ha osservato in maniera sempre più distesa prima il Paese ed il territorio dove vive, estendendosi verso le regioni circostanti, poi spazi sempre più grandi e più lontani.
Nel suo libro DONNE A CERVETERI – Tracce del passato tra storie, biografie ed immagini sviluppa principalmente temi e avvenimenti del particolare domestico comuni alle donne di tutto il mondo, e quindi specifici della figura femminile, anche al fine di recuperarne la figura sempre emarginata e nell’ombra, ad eccezione di pochi casi limitati. Frutto della ricerca iniziata trenta anni fa, materializzatasi con le raccolte di interviste, di foto, di ricordi e di tutto ciò che viene configurato o identificato con un passato, fatto di testimonianze di quotidianità delle persone, che hanno reso vivo un territorio e che spiega molto delle attuali condizioni socio-economiche e ambientali.
Parlare delle donne a Cerveteri o parlare delle donne a Ragusa, a Lisbona o a Dusseldorf, indica una differenza del luogo, ma non nell’essenza del contenuto.
Certamente si tratta di situazioni territoriali diverse, con differenti usi e costumi, ma le emozioni, le sensazioni dell’essere donna sono il loro punto in comune.
Gea ha realizzato DONNE A CERVETERI aiutandosi con gli strumenti classici degli storici, dalle carte di archivio alla letteratura di genere, memorie orali cui ha aggiunto le fotografie raccolte e riprodotte, le immagini stampate; ma soprattutto in modo inedito ha costruito o meglio ricostruito un vissuto grazie alle protagoniste dal 1850 al 1970. Uno dei terni nodali della sua produzione storiografica è rappresentato dal confronto di uno spazio territoriale con il resto del mondo e presentato in una visione avvincente moderna, critica e soprattutto al femminile.