
Da Dea A Dio
Le Madonne Nere
Da Dea A Dio – Le Madonne Nere. Di Etruscan Corner
Si racconta che nell’anno 48 dopo Cristo, una piccola barca approdò sulle coste francesi.
Tre donne, tre Marie (Maria Maddalena, Maria Salomé, Maria Jacobé) in fuga dalla Palestina e dalle persecuzioni, raggiungessero le coste della Francia, a Saintes-Maries-de-la-Mer, sul delta del Rodano.
Secondo la tradizione Maria Maddalena, dopo essere sbarcata, passò gli ultimi trent’anni della sua vita in una immensa grotta situata tra le montagne dell’entroterra della Provenza e ora sede di un santuario.

Grotte Santa di Maria Maddalena – La Sainte Baume
Le Madonne Nere
L’iconografia rappresenta le Marie su una barchetta senza remi ma spesso sono solo in due, mentre i racconti ci parlano di Tre Marie, l’ancella egiziana Sara la Nera, Lazzaro e Massimino.
Giotto nell’affresco della Cappella della Maddalena, ad Assisi, dipinge una barca affollata. Insomma, quanti erano? Poco importa.
Sara la Nera o Sara la Kali, diventerà la santa, non riconosciuta dalla Chiesa, protettrice dei viaggiatori e venerata dalle comunità Gitane.
Nel mese di maggio Saintes-Maries-de-la-Mer accoglie migliaia e migliaia di devoti che portano in processione la statua di Santa Sara la Kali, raggiungono il mare per immergersi nell’acqua.

La Tre Marie
Le Madonne Nere
La statua di Santa Sara la Kali è legata al culto delle Vergini Nere ed è venerata, insieme alle altre sante, nella cripta sotterranea che si apre sotto l’abside della cattedrale di Saintes-Maries-de-la-Mer.
In origine qui si trovava la Sorgente Sacra dedicata alla triplice dea celtica Brigit.
Successivamente, fu eretto un tempio dedicato al dio Ra, poi a Iside e Cibele. Nel 4° secolo a.C., divenne un tempio romano dedicato al dio Mitra.
Tornano gli elementi che già conosciamo: l’acqua, la triade, le Marie, gli ipogei e le grotte sacre …
Ma continuiamo con la storia di Sara la Kali, Sara la Nera. Questo nome sembra che sia un ricordo ancestrale della dea Kali indiana dal volto nero, dea della fertilità e della morte.
L’India è considerata paese di origine dei Rom, che risultano collocati in Francia già in epoca precristiana.
Le popolazioni Rom portarono con loro il culto della triplice dea induista, la Tridevi, Sarasvati, Lakshmi e Kālī. Quest’ultima detta anche Kalima, la Madre Nera.
Sara rappresenterebbe quindi una manifestazione cristianizzata della dea Kali dal volto nero, che durante un rito annuale in India viene immersa nella acque e poi fatta emergere.
La statua di Santa Sara la Kali la rappresenta dalla carnagione scura, un particolare che non può non richiamare i culti delle Vergini Nere, i loro legami con la Grande Madre e, ancora una volta, le connessioni con le energie della Terra.

Santa Sara la-Kali
Le Madonne Nere
La possiamo ritenere il legame più evidente e forte tra i culti ancestrali dedicati alla Grande Madre e la presa di possesso di tali culti da parte del Cristianesimo romano.
O forse i Rom, per sfuggire l’Inquisizione di cui erano tra le vittime preferite, potrebbero aver unito il culto di Kali a quello delle Tre Marie cristiane.
Infatti, la statua della Santa è custodita nella chiesa di Nostra Signora del Mare, un sito che un tempo ospitava un tempio pagano, all’interno di una cripta che evoca la Dea Madre e il grembo della terra.

La Madonna di Eunate, in Spagna, lungo il cammino di Santiago. In questo edificio ottagonale veniva custodita una Madonna Nera: la “Senora de las Cien Portas” (la Signora delle Cento Porte). L’originale statua lignea di Madonna Nera con il Bambino è stata sostituita da una con la carnagione chiara. La cappella di Eunate è un gioiello architettonico e una scatola ermetica del Tempio. Fu luogo di riti segreti e la sua forma ottagonale ricorda il simbolismo Templare: il Graal, i primi otto Templari, la chiusura perimetrale di una croce greca con i quattro bracci eguali.
Le Madonne Nere
Come già detto in un precedente articolo, i Padri della Chiesa non riuscivano a sradicare completamente la devozione alla Grande Madre.
Da qui, l’esigenza di cristianizzarne i culti e la giustificazione alla presenza di oltre 400 madonne nere in tutta Europa, nelle Isole Canarie, in Russia, nelle Filippine.
Un culto forte e diffuso anche in Messico, in Perù e in Brasile.
E’ difficile riuscire ad avere un elenco completo delle Madonne Nere perché, soprattutto nel Medio Evo, le fattezze scure dell’immagine erano considerate troppo “esotiche” e si provvedeva a ottenere una carnagione più chiara.
Lo storico e antropologo belga Jacques Huynen è riuscito a individuare alcune similitudini tra le numerose Madonne Nere da lui studiate:
Sono in prevalenza statue lignee, sono incoronate (Regine dei Cieli); i loro volti appaiono distaccati; le chiese con una Madonna Nera sono tutte edificate in luoghi considerati sacri fin dai tempi più antichi; queste Chiese furono edificate nel Medioevo e vi si rileva la presenza dei Templari; le chiese con le Madonne Nere presentano alcuni simboli esoterici; la storia tramandata sulle origini di ogni scultura ha sempre elementi collegati all’Oriente.

Arinna – Ittiti
Le Madonne Nere

Madonna di Viggiano
Le Madonne Nere

Madonna del Tindari
Le Madonne Nere

Madonna sul Montserrat
Le Madonne Nere
Le analogie tra le Madonne Nere e la Grande Dea sono numerose e straordinarie, specialmente se si considerano i luoghi di culto dove sono presenti sorgenti e ruscelli, caverne naturali e nei territori abitati dai Celti, è possibile riscontrare anche la presenza di dolmen, menhir e foreste sacre che evidenziano un nesso con la cultura degli antichi druidi.
Nella regione dell’ Alvernia, che prende il nome dai celti Arverni, situata nel centro della Francia, caratterizzata dalla presenza di sorgenti minerali, catene montuose e vulcani, presenta la maggior concentrazione di Madonne Nere al mondo.
Originariamente la Madonna Nera, rappresentazione della materia prima nascosta nel ventre della terra, veniva custodita nelle cripte delle chiese.
La si chiamava Nôtre Dame de dessous terre, Nostra Signora di sotto terra.
Sebbene distanti geograficamente, queste figure divine sono sorprendentemente simili e rappresentano concetti incarnati nel femminile divino.
Figure forti, indipendenti e sfrenate sono collegate ai poteri magici, al potere sulla sessualità, alla trasformazione e alla morte.
Spesso emarginate, rimosse, demonizzate, continuano ad essere estremamente attraenti, poiché danno potere ai loro devoti confrontandoli con la realtà ultima della transitorietà e della morte.
Il sincretismo, definito come la fusione di molteplici tradizioni culturali che lasciano il posto a una nuova forma di espressione, implica sia la continuità che l’oblio.
Mentre il trasferimento della Dea Madre al cristianesimo ha portato con sé un certo grado di cancellazione istituzionale, la sua presenza continua a esercitare un’impressione irrevocabile sulla coscienza umana in Occidente attraverso la figura della Madonna Nera.
Forse un giorno la Dea Madre, anche tramite le figure delle Madonne Nere, sarà di nuovo riconosciuta progenitrice dell’umanità.

Dea Maori
Le Madonne Nere

Barchette della Maddalena – Fleur d’Oranger
Ingredienti per 16 barchette
- 500 g di farina,
- 200 g di zucchero,
- 6 cucchiai di olio d’oliva,
- 3 cucchiai di succo d’arancia,
- 1 cucchiaino di scorza di un’arancia,
- 2 uova,
- mezzo cucchiaino di sale,
- un pizzico di lievito,
- latte per dorare le barchette.
Procedimento
Sbattere uova e zucchero per ottenere un composto spumoso; aggiungere il sale, il succo, la scorza d’arancia e l’olio; aggiungere la farina, mischiata con il lievito, poco per volta ed impastare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Lasciare riposare l’impasto per circa un’ora.
Tagliare la pasta in 16 pezzi, e formare le barchette formando dei cilindri lunghi 10 cm, pizzicare le estremità e fare un taglio nel senso della lunghezza.
Mettere le barchette in una teglia rivestita di carta-forno, spennellarle con latte; cuocere in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Lasciare raffreddare.

I Sentieri della Dea


- 5 marzo 2023 - Grotta Degli Angeli a Magliano Romano e Santuario Castel Sant'Elia (all'interno della Grotta Degli Angeli verrà eseguito un rituale di Riattivazione Energetica)
Appuntamento: Ore 9,30 Parcheggio Piazza Risorgimento Magliano Romano RM
Per Info: Daya 340 4725236
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 5 - 01/03/2023
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 4 - 27/02/2023
- IL CULTO DI MICHELE ARCANGELO / 3 - 24/02/2023
Meraviglioso come sempre
Semplicemente bello! Suscita molte opportune riflessioni. Ma chi è l’autore? Anche in questo caso non mi sembra sia riportato.