La Cucina etrusca era stagionale: estiva ed invernale. Nella prima si privilegiava l’uso della griglia e delle insalate sia di terra sia di mare, nella seconda brasati e zuppe nelle quali confluivano tutti gli alimenti a disposizione. I prodotti della terra erano una sorta di orologio delle stagioni. L’altra grande differenziazione era data dal territorio: l’entroterra, che forniva cacciagione, le zone lacustri e quelle costiere per il pesce e tutti i prodotti del mare.
