en_GBit_IT
Il Culto di Michele Arcangelo - 2 La Via Solare

Il Culto di Michele Arcangelo/ 2

La Via Solare

Il Culto di Michele Arcangelo / 2 – La Via Solare. Di Etruscan Corner

La Via Solare – I Santuari Dell’Arcangelo Michele In Tuscia

Un Percorso di Conoscenza Sacra con Daya Rebelde

Un percorso solare non più legato ai solstizi e alle otto feste del Calendario Sacro.

Non sono escursioni sportive ma svolte sul tema della Conoscenza Sacra, pertanto non sono fisicamente molto impegnative

 

  • 5 marzo 2023 – Grotta Degli Angeli a Magliano Romano e Santuario Castel Sant’Elia (all’interno della Grotta Degli Angeli verrà eseguito un rituale di Riattivazione Energetica)
  • 26 marzo 2023 – Sutri, visita al Mitreo (è necessaria la prenotazione) e Chiesa di Santa Fortunata (all’interno della Chiesa Rupestre verrà eseguito un rituale di Riattivazione Del Luogo Sacro)
  • 16 aprile 2023 – Eremo di San Girolamo e Convento di Michele sul Monte Fogliano
Sostieni ETRUSCAN CORNER

NON riceviamo nessun aiuto pubblicitario e NON siamo sponsorizzati da nessuno

Etruscan Corner Donazioni - Clicca Per Donare

“La figura di Michele è un modello che si ritrova in tutte le religioni e le mitologie e le vite degli uomini vi s’intrecciano inevitabilmente”. Hargrave Jennings

Come anticipato nell’ articolo precedente, il culto di Michele Arcangelo viene da lontano e si sovrappone alle caratteristiche di altre divinità cosiddette pagane, molto antiche.

In particolare, andremo a considerare lo zoroastrismo e il mitraismo. Da qui la teoria secondo cui il cristianesimo ha preso in prestito alcuni dei suoi precetti da queste religioni già esistenti.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Lamassu

Il concetto di angeli, creature alate, viene acquisito dal giudaismo, dopo la cattività babilonese. I leoni alati e i tori degli assiri e i grifoni degli ittiti influenzarono gli israeliti.

Lamassu era una divinità protettrice che troviamo scolpita, in coppia, all’ingresso di palazzi e templi. Il 26 febbraio 2015 jihadisti dell’ISIS assaltano il museo di Mosul, distruggendo anche una statua di Lamassu proveniente dal Palazzo di Assurnasirpal, nel sito archeologico di Nimrud, in Iraq. Qui si trovavano alche altre statue di Lamassu ma il sito di Nimrud fu raso al suolo il 5 marzo dello stesso anno.

Il Culto di Michele Arcangelo / 2

Lo Zoroastrismo

Lo Zoroastrismo si fonda sulla dottrina del profeta Zarathustra (poi chiamato Zoroastro dai Greci) che visse intorno al XII sec. a.C. e operò nel nord-est della Persia (attuale Iran).

Durante una meditazione in una grotta appare a Zoroastro il dio Ahura Mazdā  (“Saggio signore” o “Signore che crea con il pensiero”) per affidare al Profeta la missione di riformare l’antica religione iraniana. Fiducioso nella verità rivelatagli, Zoroastro non cercò di rovesciare le credenze politeiste ma insegnò che Ahura Mazdā occupava il centro di un regno di giustizia che prometteva immortalità e beatitudine, in un apparente monoteismo dualista con una netta distinzione tra le forze del bene e le forze del male.

Tale visione influenzerà le successive religioni mediorientali emergenti (ad esempio, il giudaismo).

Zoroastro vieta la pratica del sacrificio animale ritenuto crudele, si oppone all’uso rituale della pianta haoma (come il soma della bevanda sacra della religione vedica, in India) e vieta l’adorazione del fuoco. In altre parole, rifiuta la religione e i rituali del suo tempo, guadagnandosi così il disprezzo e l’ostilità dei sacerdoti, dei principi e dei guerrieri al potere.

Fu denunciato, espulso dalla sua comunità e costretto all’esilio. Si recherà a Balkh, nell’odierno Afghanistan, dove troverà un’accoglienza più calorosa, vivendo i resto dei suoi giorni in serenità.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 Haoma
Il Culto di Michele Arcangelo - 2 Soma

Haoma e Soma

L’uso dell’haoma è proprio delle religioni iraniche praticate delle popolazioni indoeuropee che, intorno al XV secolo a.C., si stabilirono sugli altipiani dell’odierno Iran. Secondo queste credenze religiose, il dio-toro Hadayosh, presente nella pianta, verrebbe ucciso dalla spremitura della stessa per produrre la bevanda rituale. La divinità muore e risorge per dare il proprio sangue avente il potere di rendere immortali coloro che lo bevono. Per Franciscus Bernardus Jacobus Kuiper tale sacrificio era celebrato in occasione del solstizio invernale, seguendo un mito cosmogonico di rinnovamento che inaugurava l’anno nuovo. L’haoma è l’equivalente del Soma utilizzato nei rituali Veda indiani.

l Culto Di Michele Arcangelo

Ahura Mazdā è il creatore del cielo e della terra, cioè del mondo materiale e spirituale. È la fonte dell’alternanza di luce e oscurità, il legislatore sovrano e il centro stesso della natura.

È ulteriormente caratterizzato da sette qualità, o stati dell’essere, interconnessi, detti Amesha Spenta (Immortali Benefici).

Le qualità o stati personificati ci appaiono in forme diverse, staccati dalla divinità, operanti e viventi di vita propria, pur conservando il loro carattere di astrazioni.

  1. Vohu Manah (il buon pensiero, protettore del bestiame e di tutti gli animali)
  2. Asha Vahista (l’ordine eccellente, protettore del fuoco)
  3. Spenta Armatay (la pietà benedetta, protettore della terra)
  4. Khshathra Vaizya (la sovranità, protettore dei metalli)
  5. Hauvatat (l’integrità, protettore delle acque)
  6. Ameretat (l’immortalità, protettore delle piante)
  7. Speṇta Mainyu (lo Spirito buono, protettore della creatività)

Ahura Mazdā è il primo tra essi, e tutti, singolarmente, accentuano sempre più il loro aspetto concreto e individuale come persone, assumendo figura di forme alate, di arcangeli o demiurghi, associati alla custodia della creazione e alla protezione contro le potenze del male.

Le divinità malvagie come gli spiriti della guerra, della distruzione e dell’avidità sono riflessi delle tendenze più basse dell’umanità. Nessuno di loro deve essere adorato.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Ahura Mazdā

Ahura Mazdā

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

Monoteismo Dualistico

Le buone qualità rappresentate dagli Amesha Spenta devono essere guadagnate e possedute dai seguaci di Ahura Mazdā. Ciò significa che gli dei e l’umanità sono entrambi tenuti a osservare gli stessi principi etici.  Un testo allegorico insegna che all’inizio ci fu un incontro tra Spenta Mainyu e Ahriman, che erano liberi di scegliere “vita o non vita”. Questa scelta originaria ha fatto nascere un principio di bene e un principio di male.

Ogni essere umano può  decidere e lo stesso vale per gli esseri spirituali, che sono buoni o cattivi secondo le loro scelte. Gli esseri umani sono finalmente responsabili del loro destino: le persone rette attraverso le loro buone azioni guadagnano una ricompensa eterna, vale a dire l’integrità e l’immortalità. Chi sceglie il male, la Bugia (Druj) è condannato dalla propria coscienza al giudizio del Saggio Signore e deve aspettarsi di continuare l’esistenza nella più misera forma, quella più o meno corrispondente al concetto cristiano di inferno.

Agli Amesha Spenta si aggiungevano gli Yazata (i Venerabili), una sorta di angeli subordinati, esseri intermedi tra il dio ed il mondo terreno e i Fravashi o Arda Fravash   (Santi Angeli Guardiani ) che accompagnano ogni persona e la guidano per tutta la vita, funzione analoga a quella del nostro Angelo Custode.

Zoroastro riforma la religione”barbara “,  proclama il monoteismo disponendo che tutte le altre divinità non sono altro che emanazioni di Ahura-Mazdah,  vietando ogni forma di culto dedicato ad altre figure ultraterrene.

Alcuni dei temi dello zoroastrismo si troveranno nel giudaismo, nel cristianesimo e nell’islam: un unico Dio universale, la battaglia tra il bene e il male, il diavolo, il paradiso e l’inferno e un giudizio finale.

Dopo la morte di Zoroastro, elementi dell’antica religione tornarono striscianti. Altre divinità divennero oggetto di culto, fu ripristinato l’uso dell’haoma, così come l’antico rito del fuoco, una tradizione che continua ancora oggi.

Nel sesto secolo a.C. la religione di Ahura Mazda diventa la religione ufficiale della Persia.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Rovine di Nimrud

Rovine di Nimrud

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

La tendenza al monoteismo puro di Zarathustra venne limitata dalla reazione del politeismo iranico prezoroastriano. Questo trovò il modo di inserire le proprie divinità (Mithra, Verethragna, Vayu, Anāhitā ecc.), sia pure in forma subordinata.

Lo storico greco Erodoto riferisce che la Persia era un paese con grandi città, bellissimi edifici e campagne coltivate. Tutto ciò contrastava con le caratteristiche “barbare” delle loro divinità:

  • Mithra il guerriero
  • Vayu l’incendiario
  • Verethraghna che fa il temporale e la guerra.

Una curiosità: Zoroastro abbracciò ciò che oggi chiamiamo Permacultura, ovvero l’osservazione e l’imitazione dei sistemi naturali per creare abbondanza. La scelta eticamente buona, la scelta che promuove la prosperità umana, è quella di vivere in armonia nello stesso modo in cui opera la natura.
Buoni pensieri, buone parole e buone azioni (humata, hukhta e hvareshta) sono ciò che è buono per gli esseri umani: “Come pensi, così diventerai”.

Non è una novità.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Dio Mitra

Il Dio Mitra sul rilievo rupestre di Shapour II (309-79 a.C.) a Taq-e Bustan, Iran

Il Culto di Michele Arcangelo / 2

 

I Culti Nelle Grotte

L’uso di grotte accanto a sorgenti o corsi d’acqua è tipico dell’antico culto di Mitra, adorato in una grotta rupestre o in un ipogeo chiamato Mitreo.

Porfirio di Tiro nel De antro Nympharum, riporta che sui monti dell’Iran si trovava un antro naturale dedicato a Mitra. Intorno, fiori e sorgenti.

L’antro ” recava l’immagine del cosmo di cui Mitra è demiurgo, e le cose situate nell’antro a intervalli calcolati erano simboli degli elementi cosmici e delle regioni del cielo”.

Quindi la grotta riproduceva simbolicamente il cosmo e tutte le potenze invisibili, la cui essenza “non è penetrabile allo sguardo”.

Porfirio, nei suoi scritti, riporta notizie su Mitra, ma anche sui Magi, i quali praticavano il vegetarianesimo e credevano anche nella metempsicosi.

In De abstinentia, egli dice:

“Dei quali (Magi) più colti non mangiano né uccidono essere animato, ma persistono nell’antica astinenza dagli animali; se ne servono, tuttavia non uccidono nessuno degli animali domestici: ed infatti fra i primi dogmi di tutti c’è questo, che esiste la trasmigrazione delle anime, dogma che sembra che essi indichino anche nei misteri di Mitra”.

Non tutti i re persiani seguirono il culto ufficiale del Zoroastrismo:

Artaserse il Grande Re dice: per il favore di Ahura Mazdā, Anahita, e Mitra, ho costruito questo palazzo. Possano Ahura Mazdā, Anahita e Mitra proteggermi da ogni male, e possa ciò che ho costruito non cadere in rovina né essere danneggiato.”

Ahura Mazda è il Dio creatore, Anahita, Grande Madre, è la Dea della natura che fa crescere le piante e nutre le creature, Mitra è il Dio che distrugge permettendo il nuovo ciclo. Forse questo ha fatto di lui un Dio dei guerrieri.

Il Culto di Michele Arcangelo- 2 - Amu Darya

Il fiume Amu Darya, un tempo possente, era noto ai greci come Oxus. La regione del Pamir-Badakhshan ospita molti dei siti storici zoroastriani più antichi. Ci sono anche enigmatici simboli di mani e piedi scolpiti nella roccia delle montagne del Pamir. I Pamiri considerano le rocce sacre, dicendo che uomini santi hanno calpestato queste rocce in un passato remoto. Le Montagne sono chiamate Po-i-mihr, i piedi di Mitra.

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

Ci sono altre similitudini tra lo zoroastrismo e il cristianesimo. Anche Ahura Mazdā creò il mondo in sei “periodi” così come il Dio del Cristianesimo che creò il mondo in sei giorni, riposandosi il settimo. Maŝya e Maŝyana furono la prima coppia di esseri umani creati da Ahura Mazdā da cui discende tutta l’umanità.

L’incontro di Zarathustra con Dio avvenne a trent’anni, quando bagnandosi nel mezzo del fiume Daitya (il fiume Amu Darya, nell’attuale Uzbekistan) per le purificazioni rituali del mattino, risalendo sulla riva incontrò una figura luminosa che si presentò a lui come Vohū Manah (il “Buon Pensiero”, l’Ameša Spenta, l’angelo o l’arcangelo, di Ahura Mazdā) che lo rapì portandolo nel cielo al cospetto del Dio unico.

Questo episodio è molto simile al battesimo (o meglio bagno purificatore) di Gesù avvenuto a trent’anni nel fiume Giordano, durante il quale riceve lo Spirito che “scende su di lui come una colomba”, mentre si ode una voce dal cielo che dice “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Il Culto Di Michele Arcangelo - Piscine Termali Naturali

Corona cerimoniale dal mitreo di Güglingen (Germania). Ferro, II-III secolo d.C. © Archäologisches Landesmuseum Baden-Württemberg

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

Il Mitraismo

L’idea che il mitraismo influenzò sostanzialmente il cristianesimo fu resa popolare da Franz Cumont (1869-1947), che partì dal presupposto che il culto romano di Mitra fosse tutt’uno con i culti indiano e persiano dell’omonimo dio Mithra.

L’emergere e la successiva diffusione del culto di Mitra in Occidente è probabilmente dovuto agli spostamenti di mercanti, legionari e viaggiatori nelle diverse regioni dell’impero.

Mitra non è che uno dei tanti dèi stranieri che furono integrati nel sistema di credenze politeiste romane, insieme a Cibele frigia, Iside e Serapide egizie e Asclepio greco. La natura del rapporto tra gli umani e gli dèi nel politeismo romano incoraggiava le persone a destinare le loro offerte a diverse divinità, permettendo di adorare nello stesso spazio sacro più divinità che condividevano funzioni simili.

Le caratteristiche di Mitra spiegano probabilmente come il suo culto sia accanto a divinità locali dotate di poteri curativi e solitamente collegate a sorgenti sacre.

Mitra, secondo il mito, era stato partorito da una vergine*, aveva dodici discepoli e veniva chiamato “il Salvatore”, resuscitò dal regno dei morti; anche Mitra, in qualità di Sol invictus, ha il capo circondato da un’aureola di raggi solari.

Il Culto di Michele Arcangelo- 2 Vergini Vestali

Supplica agli Dei – Louis HectorLeroux – 1870

Il patriarcato ha modificato il significato della parola vergine, affermando che “verginità equivale a purezza”. Ma la parola non voleva dire  “intatta”. “Vergine” nelle religioni arcaiche significava “donna non dipendente da un uomo”, una donna che era “una in se stessa”. Dee come Ishtar (assiro-babilonese), Diana (romana), Astarte (greca) e Iside (egiziana) erano chiamate “vergini” non perché fossero inesperte ma perché erano forti, autonome, senza legami.

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

L’idea di una relazione tra il cristianesimo primitivo e Mitra si basa su un’osservazione dello scrittore cristiano del II secolo, Giustino Martire, che accusò i seguaci di Mitra di imitare il rito della comunione cristiana. Sulla base di ciò, Ernest Renan nel 1882 raffigurò due religioni rivali:

…se la crescita del cristianesimo fosse stata arrestata da qualche malattia mortale, il mondo oggi sarebbe stato mitraico.

Poiché il culto di Mitra è molto più antico del cristianesimo, ovviamente sono stati i cristiani a inserire nella propria religioni elementi del mitraismo, e non viceversa, facendo di questo culto quello più concorrenziale al cristianesimo che, lentamente, lo sostituì.

Sol Invictus

C’è un episodio nella storia di Roma che precorre l’evento che accadrà molti anni dopo all’imperatore Costantino.  Nel 272 d.C. l’imperatore Aureliano sconfigge la nemica dell’impero, la Regina Zenobia, del Regno di Palmira.

L’imperatore raccontò di aver avuto la visione del Dio Sole siriano di Emesa (El-Gabal) che interveniva per rincuorare le truppe in difficoltà nel corso della battaglia, mentre a Costantino nel 313 d.C., come abbiamo visto nell’articolo precedente, appare l’Arcangelo Michele.

L’Arcangelo Michele appare a Gargano nella stessa grotta dove nei secoli precedenti si celebravano i culti mitraici, quasi a sancire la fine del culto pagano e l’inizio di una nuova era con l’avvento del Cristo.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Eliogabalo

Eliogabalo 

El-Gabal è la divinità rinominata a Roma Deus Sol Invictus “dio Sole invitto” cioè invincibile, che trionfa sulle tenebre. Tale culto era stato importato a Roma dal giovane imperatore Marco Aurelio Antonino (dal 218 al 222), sacerdote di El Gabal e che si nominò Eliogabalo. Sol Invictus, “il Sole Invitto”,  era un appellativo religioso usato per diverse divinità nel tardo Impero romano, quali Helios, El-Gabal, Mitra e Apollo, che finirono per essere fra loro assimilate, nel breve regno di Eliogabalo, all’interno di un monoteismo “solare”. 

Eliogabalo sostituisce Giove al vertice del panteon romano,  con il nuovo Dio “Sol invictus”. Senatori e pretoriani si opposero fino a ordire un complotto contro l’imperatore che fu assassinato a soli 18 anni.  La storia di Eliogabalo è molto interessante e magistralmente narrata nel libro di Antonin Artaud – Eliogabalo, o l’anarchico incoronato (Adelphi, 1969)

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

L’Arcangelo Del Sole

Nel libro di Rudolf Steiner The Archangel Michael His Mission and Ours , l’Arcangelo Michele diventa  una fonte importante per venire a patti con le crisi politiche, sociali, psicologiche e spirituali di oggi:

L’età di Michele è iniziata. I cuori iniziano ad avere pensieri. L’entusiasmo non scaturisce più dall’oscurità mistica, ma dalla chiarezza interiore che il pensiero trasmette. Comprendere questo significa ricevere Michele nella propria anima. I pensieri che oggi cercano di afferrare lo spirito devono scaturire da cuori che battono per Michael come l’ardente principe cosmico del pensiero.

I veri pensatori sono coloro che servono Michele che essi considerano come il reggitore del pensiero cosmico. Michele infatti libera i pensieri dal giogo del cervello e gli apre il mondo del cuore… In lui l’immagine del mondo diviene rivelazione piena di saggezza che svela l’intelletto del mondo quale divina azione universale. In questa azione universale, vive la sollecitudine del Cristo per l’umanità; mediante la rivelazione universale di Michele, tale sollecitudine può così rivelarsi al cuore degli uomini.

Rudolf Steiner

Il Culto di Michele Arcangelo- Parte 2 - Francesco Botticini Tre Arcangeli con Tobia - 1471

Francesco Botticini Tre Arcangeli con Tobia – 1471

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

Secondo Steiner,  l’Arcangelo Michele è alla guida dell’umanità nel periodo attuale, è il Volto di Dio, l’arcangelo del Sole.

Viene ritenuto il Signore dell’Intelligenza Cosmica, presiede all’autunno e governa l’elemento Fuoco.

È lo Spirito della Fiamma che rappresenta le forze della Metamorfosi della Terra attuale.

Gli Arcangeli si alternano nella guida sull’umanità ogni 350 anni circa come Spiriti del Tempo. L’Arcangelo Michele è succeduto all’Arcangelo Gabriele nel 1879. L’Arcangelo Gabriele ispirava nell’uomo l’amore collegato con l’ereditarietà, con i legami di sangue.

La Sostituzione del Culto

I templi mitraici erano comuni in tutto l’impero romano, distribuiti in modo molto irregolare, tra Roma, Ostia, Numidia, Dalmazia, Britannia e lungo la frontiera Reno/Danubio. Erano meno comuni in Grecia, Egitto e Siria. Attualmente sono stati identificati più di 420 siti mitraici.

Nel IV secolo si assiste ad un netto e rapido declino nella costruzione, manutenzione e continuazione dell’uso dei santuari dedicati a Mitra.

Inoltre, l’occasionale distruzione di templi da parte di iconoclasti cristiani divenne una realtà, soprattutto dopo l’editto di Tessalonica promulgato da Teodosio nel 380, che riconosceva il cristianesimo come unica religione ufficiale dell’Impero Romano.

I mitrei furono quindi abbandonati sotto la pressione dell’amministrazione imperiale e alcuni dei reperti rimasti furono spostati e riutilizzati nei pochi santuari rimasti attivi o conservati presso case private.

Il Culto di Michele Arcangelo - 2 - Mitreo di Sutri e Arcangelo Michele

Mitreo di Sutri e Affresco con Michele Arcangelo

Il Culto Di Michele Arcangelo / 2

Possiamo quindi affermare che esistono dei collegamenti tra il culto di Mitra e quello di Michele.

L’Arcangelo Michele, infatti, fa le sue prime apparizioni in Asia Minore in quegli stessi luoghi, in genere grotte o spelonche, nei quali era precedentemente venerato Mitra.

Dunque il culto di Michele Arcangelo si sostituisce a quello di Mitra.

Tale culto è notevolmente presente nella Tuscia viterbese attestato da toponimi e insediamenti cultuali micaelici, in alcuni casi difficilmente localizzabili in quanto spesso ridotti allo stato di ruderi.

(Continua)

Sostieni ETRUSCAN CORNER

NON riceviamo nessun aiuto pubblicitario e NON siamo sponsorizzati da nessuno

Etruscan Corner Donazioni - Clicca Per Donare
Passeggiate Etruscan Corner

I Sentieri della Dea

I Sentieri della Dea Etruscan Corner
Escursione e Bagno di Luce - Giugno 2023
  • 24 Giugno 2023 - Grotta Delle Stelle
  • 25 Giugno 2023 - Grotta Della Luce

Appuntamento: Ore 10.00 - Ischia di Castro

Per Info: Daya 340 4725236

Pin It on Pinterest