
Etruschi e Popoli del Mare
È necessario premettere che ciò che segue non ha pretese scientifiche, in quanto Etruscan Corner non è un sito di archeologia accademica. Riteniamo che, allo stato attuale, non esistano sufficienti riscontri per stabilire una ricostruzione certa di quanto avvenuto in Europa nel corso del II millennio a.C.
Le nostre ipotesi sono basate su studi e ricerche indipendenti.
[…] attendiamo uomini e liberi e intraprendenti che sappiano andare oltre la banale concezione che vorrebbe far credere che il Mito sia solo un curioso relitto dell’infanzia dell’umanità […]

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Miti Etruschi e Popoli del Mare
Cos’è il mito?
Il vero, il quale, col volger degli anni e col cangiare di lingue e di costumi ci pervenne ricoverto di falso.
Gian Battista Vico
Il passaggio da una generazione ad un’altra avveniva per gli antichi in modo traumatico, con una distruzione universale come un Diluvio o una migrazione di popoli.
Nella storia dell’umanità, ciclicamente, sono accaduti eventi che hanno sconvolto la società, i confini dei paesi, cambiato i rapporti tra i popoli e, in alcuni casi, anche la geografia del mondo conosciuto.
Eventi che segnano la vita dell’uomo, in una sorta di Rito di Passaggio che contraddistingue inesorabilmente la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Molti sono i racconti tramandati di episodi ritenuti mitici, dove noi moderni intendiamo per Mito un fatto idealizzato e carico partecipazione fantastica.
Per scoprire il significato delle antiche storie, invece, occorre far riferimento alla parola Mithos come la intendevano gli antichi Greci: narrazioni di eventi realmente accaduti nel passato più antico, così apparentemente incredibili da essere meritevoli di venire tramandati per secoli, oralmente, in ogni piccolo particolare.
2000 anni prima di Cristo avviene dei più grandi e importanti eventi della storia, dopo l’invasione dei Kurgan 4000 anni prima di Cristo, che cambierà ancora una volta il volto del mondo antico: la grande migrazione dei Popoli del Mare che segnerà convenzionalmente il passaggio dall’Età del Bronzo a quella del Ferro, con una ristrutturazione socio-economica, politica, territoriale e l’adozione di nuove tecnologie, in particolare la metallurgia del ferro.
I popoli definiti Kurgan avevano diffuso in Europa molti strumenti da guerra come il carro leggero trainato da cavalli e le armi in bronzo oltre che innovazioni in ambito sociale, spirituale e rituale.
Le fonti antiche più importanti nelle quali vengono citati i Popoli del Mare ci provengono dagli Egizi, in particolare dalle incisioni presenti nell’Obelisco di Byblos, datato tra il 2000 e il 1700 a.C., nelle iscrizioni e nei bassorilievi del tempio eretto da Ramesse III facente parte del complesso di Medinet Habu, nella grande iscrizione di Karnak, nei carteggi e nei papiri. In alcuni testi abbiamo le descrizioni fisiche degli uomini che fanno parte dei Popoli del Mare: alti, biondi, circoncisi.
I Popoli del Mare provengono da un luogo che gli Egizi chiamano Haou-Nebout (pron. Honebu), definito nei testi sacri egiziani:
… un Universo di isole abitate da numerosi popoli, un luogo alla radice della civiltà umana, una Terra paradisiaca posta nel mezzo del Grande Verde che beneficia della corrente vivificatrice del fiume Sin-Wur.
Per gli Egizi Haou-Nebout diventa anche il luogo lontano da dove provengono tutti i Popoli del Mare, considerati invasori, uomini che arrivano a bordo di navi dalle alte fiancate che sembrano non avere remi e via terra, spostandosi su carri trainati da cavalli, armati di scudi rotondi, spade triangolari, archi e frecce.
Più volte i Faraoni si ritrovarono a dover respingere gli attacchi di questi Popoli le cui conoscenze erano molto avanzate e spesso sconosciute agli altri popoli del Mediterraneo, da sempre considerato la culla delle più importanti Civiltà antiche.
Ramses II ricorderà il valore del popolo Shardana, seppur sconfitto in una battaglia navale vinta dalla flotta del Faraone, in un’iscrizione a Tanis:

Obleschi di Byblos
Etruschi e Popoli del Mare
I ribelli Shardana che nessuno ha mai saputo come combattere, arrivarono dal centro del mare navigando arditamente con le loro navi da guerra, nessuno è mai riuscito a resistergli.
Fu memorabile anche l’impresa del faraone Ramses III, che nell’ottavo anno del suo regno (circa 1183 a.C.), dovette affrontare una grave crisi. I Popoli del Mare attaccarono in forze e tentarono di invadere a più riprese l’Egitto. Il faraone respinse gli stranieri sia sul mare sia sulla terra. La battaglia terrestre avvenne in una zona tra la Palestina e il Libano (Djahi), mentre la battaglia navale si svolse a Pelusio di fronte al delta del Nilo, e venne descritta in maniera grandiosa dallo stesso Ramses III sulle pareti del suo tempio a Medinet Habu.
Abili navigatori, fieri guerrieri nemici o fidate guardie del Faraone, mercenari al servizio dell’Egitto posto a difesa delle fortezze, oppure impiegato durante gli assedi. Senza alleanze fisse, di volta in volta li troviamo alleati degli Egizi oppure nemici.
Da dove arrivano questi popoli che fanno parte di una Confederazione di Clan, che provengono da regioni diverse ma la cui origine sembra unica?
Atlantide… governava le regioni della Libia che sono di qua dello stretto sino all’Egitto, e l’Europa sino alla Tirrenia. (Platone)
Gli Egizi forniscono anche un elenco dei Popoli del Mare:
- Aqawash (Achei),
- Danyan (Danai),
- Peleset (Filistei),
- Luka (Lici),
- Shardana (Sardi),
- Shekelesh (Siculi),
- Tjeker (Teucri),
- Tursha (Etruschi),
- Weshesh (Corsi).
Il popolo Shardana si rivelerà il più importante e influente tra i popoli del Mare. Nei testi egiziani appaiono come parte di un presidio a Byblos, al servizio del re Rib Hadda; come alleati degli Egizi nella battaglia di Kadesh contro gli Ittiti; come nemici invasori durante il regno di Merenptah.
Come ambasciatori dei Popoli del Mare portano doni al faraone Amenophe IV (Akenaton) e alla regina Nefertiti, invitandoli a tornare al Culto dell’Unico Grande Dio.

Akenaton
Etruschi e Popoli del Mare
Durante il periodo finale dell’Età del Bronzo occuperanno la costa fenicia ma la loro Patria sarà la Sardegna, isola strategica per il controllo del Mediterraneo. Lo studioso Leonardo Melis, grazie a ritrovamenti importanti, è riuscito a dimostrare come gli Shardana siano i progenitori del popolo Sardo.
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sempre meglio, Redazione, sempre meglio,,,,avanti tutta!!!!!!!!!!
Shaksar (sassoni); e questi da dove arrivano? Non trovo niente su loro
Grazie Jimi per la tua segnalazione. Dalle nostre ricerche sui popoli del mare risultano diversi i nomi, le provenienze e le discendenze. Gli stessi studiosi, in molti casi dubitano sulla loro esistenza ritenendo che sia frutto di interpretazioni sbagliate dell’Obelisco di Byblos (vedi il lavoro dell’egittologa Alessandra Nibbi, The Sea Peoples: A Re-examination of the Egyptian Sources, The Church Army Press & Supplies, Oxford, 1972).
Posso capire, ma i sassoni vengono fuori nel III sec. d.C. nel nord dell’attuale Germania e qui cerchiamo di metterli nel XII – XIII sec. a.C. nel sud-est del mediterraneo.
Tra l’altro non trovo nulla sui Shaksar nemmeno se in correlazione con l’obelisco.
vi avevo scritto opinioni ferree e dolci, un messaggio in vero molto lungo, ma mi sono poi accorto di averlo scritto in un posto sbagliato…..Ci tenevo tanto ad esprimervi subito quell’ammirazione che lucente ed ammaliatrice avevo lasciato in purpurea sospensione.La sospensione è caduta, rimane il mio stupore e la mia gioia un pò folle di fronte ad un serio articolo diverso nella sua sostanziale, imputabile natura . Così nascono e lasciano cadere il loro capo i fiori nella loro vita breve. E così anche noi operiamo, piccoli come siamo ,sulle vestigia di un lontano, grandioso passato, aggiungendo , nella nostra illusione le brezze del nostro cuore, non le parole……Bravi a tutti voi ; siete riusciti, come fa la rosa sul suo stelo, il lore abbraccio ,a trovare davvero l’abbraccio di poesia ed archeologia, proprio lì dove tutti avevano fallito, in un mare di parole ,Spero ci incontreremo nello splendore di Apollo e nell’oscurità scintillante e tenebrosa, dell’aspetto Terribile del Dio :Ecate Trimorfa ed insidiosa con i suoi veleni potenti.Che gli Dei vi proteggano sempre insieme ai Daimones o Geni sulle strade della vostra giovane vita , Gabriel
Sono lo stesso rompipalle del messaggio di Gattomammone , di cui sopra ;ora fornirò tutti i dati necessari per una collaborazione con il vostro sito ( se mi vorrete ).Sono stato medico all’università di Pisa, Roma ,Milano ed oltre alla Sanità Pubblica ho avuto anche la fortuna di insegnare : Storia, Filosofia delle Scienze e della Medicina . Ciò mi ha permesso per conto delle Università ed Accademie di calarmi in situazioni pericolo, ma necessarie. Tutto si paga ed allora ero dispostissimo a farlo.Questa presentazione quasi accademica era necessaria per capire linguaggi,situazioni indefinibili che appartengono di fatto all’Umanesimo, alle Scienze, ma soprattutto , Mnemosyne mi perdoni o plauda alla Poesia e all’Arte. Con questi due termini ci si è sciacquati l’arroganza e la superbia saccente verso tutto ciò che non conosciamo o non sappiamo, in una nostra lingua spesso ignara del silenzio -Non è ve lo assicuro stupido sfoggio di cultura.Il problema che si è posto con dolce prepotenza nel nostro linguaggio epistemologico è il mistero stuporoso di una articolazione di suoni, eco del canto degli uccelli,linguaggio perfettamente intuito e tradotto per un pensiero occidentale dai Cavalieri Templari e da Bernardo di Clairvaux.Il problema nell’affrontare archeologia, relitti talvolta apparentemente incomprensibili di oggetti o lettere strani è il solito problema del linguaggio e della comunicazione.Chiaccherare su tutto ciò è solamente frivolo, inutile , non necesario .E quì dovrei necessariamente parlarvi di Karl Popper, di Ludwig Wittgenstein ,di Igmar Bergman di federico fellini che hanno rotto definitivamente il linguaggio in due , inservibili ; era già una morte annunciata. Scuate, cari amici, ma non è prolissità ! La Sibilla indicava il suo canto oracolare con un inizio apparente , ma senza fine……Scusate , Gabriel.
il commento di ora, è nato solo e soltato ora ; ho inviato giorni fà un altro commento/messaggio , completamente diverso da questo,Entrambi , tutti e due sono stati scitti da mesoltanto, senza alcun altro aiuto . Confrontate i due messaggi e vedrete che das problem non esiste. Naturalmete fatemi sapere, dal momento che mi avete coinvolto sulle mie due totalmente diverse, in tempi diversi, messaggi/comunicazioni. Cordialità, Gabriel .
Scusate, ma è un problema di serietà professionale .Vi ho inviato un nuovo poderoso messaggio , il secondo, ovviamente diverso dal primo, inviatolo,mi avete detto che questo nuovo, era eguale al primo, diverso.Ora o mi accusate di falso scritturale e vi diffido dal farlo perchè, in verità, sono serio, onesto, veritiero e puro ,oppure per iscritto riconoscete l’errore ed equivoco.Rimango in attesa di una vostra responsabile considerazione, Gabriel
Stavo scrivendo, ma mi avete annulato la pagina . Ho scritto in tempi diversi due messaggi diversi. MI avete detto che sono identici . IO ne sono l’autore : due messaggi/articoli diversi, Quindi mi accusate di un falso . Prego, rettificate le vostre affermazioni. Ragazzi, è poi umano sbagliarsi. Attendo vostra risposta . In pace , Gabriel